Il Sole di Napoli

Germania: donna fugge da "saw" ma questo è reale..., leggete.... fa rabbrividire..

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merykekka
view post Posted on 26/8/2011, 17:00




La-camera-delle-torture



Una donna israeliana di ventisei anni è riuscita a fuggire dalla camera delle torture in cui era tenuta prigioniera da venerdì in un appartamento in Germania. La camera era inoltre piena di bombe pronte ad esplodere per il momento in cui il suo rapitore avesse finito con lei.
La vittima era stata rapita in strada e tenuta in una cella costruita dal suo aguzzino, Thomas Fischer, 30 anni, arrestato dalla polizia dopo che la donna è riuscita a scappare. Per farlo è stata costretta a lanciarsi attraverso una finestra coperta di filo spinato, nel disperato tentativo di salvarsi.
Fischer aveva modificato una cabina telefonica isolandola a livello acustico, una cella per la sua vittima, armandosi inoltre di una vasta gamma di attrezzature mediche sparse in tutto l’appartamento, tra cui bisturi, aghi, siringhe e strumenti ginecologici.
Le bombe le aveva invece confezionate utilizzando fertilizzanti dopo una ricerca su Internet, la polizia ha dovuto evacuare 300 persone quando la sua tana terrificante è stata scoperta.
Inoltre sono state trovate nell’appartamento anche una pistola e una bomba a mano.
La donna è stata tenuta per due ore nella stanza prima della sua fuga. Ha poi portato la polizia nella casa, dove è stata scoperta la stanza. Secondo un portavoce: "L’intero bilocale è stato studiato da come una camera di tortura. Un grande e vecchio chiosco del telefono è stato insonorizzato per le vittime".
La polizia ha inoltre riferito detto i due si conoscevano dopo essere stati presentati da un amico comune ma che non vi fosse "assolutamente alcun rapporto" tra loro.
Ha aggiunto che Fischer si era trasformato in uno stalker con la donna, un caso che ha riportato alla mente quello di Natascha Kampusch, rapita in Austria da Wolfgang Priklopil e tenuta per quasi nove anni in ostaggio in una cantina segreta di casa sua.
Secondo la polizia, il trentenne intendeva tenere la sua vittima in casa per mesi prima di far scattare gli esplosivi che aveva costruito. Il giovane aveva inoltre sistemato delle telecamere fuori dalla porta del suo appartamento in modo da poter osservare chi cercava di entrare e aveva sigillato le finestre: "E ‘evidente che l’appartamento era stato studiato come nascondiglio per un lungo periodo".
I vicini di Fischer hanno dichiarato che è sempre stato considerato come un tipo solitario ma che aveva anche aiutato il vicinato per la raccolta postale e a portare generi alimentari per gli inquilini anziani nel suo quartiere. L’uomo non ha detto una parola dopo il suo arresto.



 
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